Vivere la Parola – III Domenica di Pasqua, Anno C
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In questa settimana la Chiesa è chiamata a vivere un momento decisivo: il conclave, nel quale, sotto la guida dello Spirito Santo, si sceglierà il nuovo successore di Pietro. È un tempo di attesa, di discernimento e soprattutto di preghiera. E proprio in questa Domenica, la Parola ci conduce a riflettere sulla figura dell’apostolo Pietro, chiamato da Gesù ad essere guida e pastore del suo gregge.
Nel Vangelo, siamo sulle rive del lago di Tiberìade. Gesù risorto si manifesta ai suoi discepoli. È un incontro di riconciliazione, di amore e di missione.
Il nostro parroco Don Nino Pangallo ci accompagna nella riflessione partendo dal dialogo intenso e personale tra Gesù e Pietro.
Dopo il fallimento del rinnegamento, Gesù non rimprovera Pietro, ma gli affida una responsabilità nuova: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami tu più di costoro?» – «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene».Tre volte la domanda, tre volte l’invito: «Pasci le mie pecorelle».
È il linguaggio dell’amore che risana, che ricostruisce, che affida. Pietro, che ha sperimentato il proprio limite, ora può diventare pastore autentico perché ha conosciuto la misericordia e l’amore del Signore. Anche noi siamo invitati a lasciarci amare per poter amare e servire con verità.