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Vivere la Parola – II Domenica di Pasqua, Anno C – Domenica della Divina Misericordia

  • Immagine del redattore: Admin
    Admin
  • 26 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

La seconda domenica di Pasqua si illumina di un dono speciale: la Domenica della Divina Misericordia, istituita da san Giovanni Paolo II come frutto del cuore stesso del Risorto. È il giorno in cui la Chiesa ci invita a contemplare l’amore sconfinato di Dio, che nella morte e risurrezione del suo Figlio si riversa sull’umanità come sorgente di perdono, di pace e di vita nuova.

Il Vangelo di questa domenica ci racconta l’incontro di Gesù risorto con i suoi discepoli, chiusi per paura nel cenacolo. In particolare, ci soffermiamo sulle parole di Tommaso, che dapprima dubita ma, alla vista di Gesù, pronuncia una delle professioni di fede più profonde di tutto il Nuovo Testamento:“Mio Signore e mio Dio!”Un grido che nasce dallo stupore, dalla gioia, dalla consapevolezza che il Risorto è vivo e che il suo amore misericordioso è più forte di ogni chiusura, di ogni ferita, di ogni peccato.

Il nostro parroco Don Nino Pangallo ci accompagna nella riflessione, aiutandoci a cogliere come questa professione di fede si intrecci profondamente con il mistero della Divina Misericordia: è proprio attraverso l’esperienza della misericordia di Cristo risorto che Tommaso può passare dall'incredulità alla fede piena. E così è anche per noi: ogni volta che ci affidiamo alla misericordia, scopriamo il volto vero di Dio e rinasciamo nella gioia della fede.

Guarda il video di questa settimana cliccando sul link qui sotto  per approfondire questo tema e scoprire come la Parola di Dio ci chiama nel fuoco del roveto e ci attende sotto le foglie del fico.

“Lasciamoci raggiungere dalla misericordia di Dio: solo chi si sente amato può gridare, con Tommaso, Mio Signore e mio Dio!”




 
 
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