Pensieri in Azione è un breve spunto riflessivo a cura del nostro Parroco don Simone sulle letture della domenica, al fine di lasciarci coccolare dalla Parola.
VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B
I brani proposti in questa domenica presentano la condizione del lebbroso nella comunità d’Israele e il suo distanziamento dalla famiglia e dalla comunità. L’israelita, preso atto della sua condizione, aveva l’obbligo di autodenunciarsi, così da tutelare tutti mediante il suo confinamento. Da quel momento, almeno che non fosse intercorsa la guarigione, nessuno avrebbe potuto avvicinarsi a lui, o toccarlo, al fine da rimanere puri e adatti al culto.
Gesù, secondo la narrazione dell’evangelista Marco, non soltanto permette che il lebbroso si avvicini a lui ma, cosa inaudibile, lo tocca perché sia guarito dal suo male. Gesù purifica e reintegra mediante un gesto che lo rende, agli occhi degli uomini, impuro e dissociato.
In questo susseguirsi di azioni possiamo intuire come, al lebbroso che per la sua condizione vive fuori dall’accampamento, Gesù si offra come la “tenda” nella quale trovare accoglienza e rifugio. Egli, infatti, secondo il Vangelo di Giovanni: “Ha posto la sua dimora in mezzo a noi”!
Nel toccare e sanare colui che chiede guarigione non soltanto gli restituisce la possibilità di non morire, ma lo riabilita affinché recuperi la sua vita sociale. Alla luce di questo Vangelo possiamo comprendere come il lebbroso al quale è data la possibilità di guarire sono io e sei tu… siamo tutti: la nostra lebbra, infatti, è il peccato! Il peccato, anche se fatichiamo ad ammetterlo, ci dissocia… ci tira fuori dall’accampamento, cioè dalla comunità, perché la gravità di alcuni peccati interrompe la comunione con Dio, ci divide in noi stessi e ci separa dagli altri.
Soltanto Gesù, che per noi si è fatto rifugio e fortezza, non teme di farsi prossimo a noi mentre tutti ci scansano; mettendo la mano sull’evidenza del nostro male non soltanto lo sana, ma ci riabilita agli occhi degli uomini. Per questa guarigione, possibile solo mediante il Signore Gesù, con il salmista possiamo cantare: “Beato l’uomo a cui è rimessa la colpa e coperto il peccato”!