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Natale, tempo di Luce e di Speranza

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  • 2 giorni fa
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Carissimi, ancora una volta giungono i giorni natalizi a riempire di luce le nostre vite, a renderci pellegrini di speranza nel tempo del Giubileo che volge al termine.

Il Natale è la festa della luce che riempie case e strade ma, soprattutto, è un invito ad accogliere il dono di una luce interiore che vuole farsi spazio dentro ciascuno di noi.

In queste settimane vado riflettendo sul tema della LUCE che attraversa non solo il Natale ma tutte le Sacre Scritture. I pastori nella notte sono avvolti di luce (Lc 2,9). I magi seguono la stella (Mt 2). Zaccaria canta un sole che sorge (Lc1,78-79). Simeone stringe il Bambino riconoscendo la luce che illumina ogni uomo (Lc2,32).

E’ proprio per questo che San Giovanni scriverà: “In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno vinta” (Gv 1,4-5).

Nell’oscurità del cammino una Luce cerca di oltrepassare il buio, l’illusione di luciferini fuochi fatui, le nebbie di passi tremuli e di corta visione. Mente, cuore, relazioni hanno bisogno della luce della fede, della speranza, dell’amore.

Natale è invito a prendere sul serio Gesù di Nazareth: “Veniva nel mondo la luce vera quella che illumina ogni uomo” (Gv 1,9).

Quando il Concilio di Nicea (325 d.C.) dovrà esprimere nel simbolo di fede l’identità di Gesù, il Figlio di Dio, prima di dirci che è “della stessa sostanza del Padre”, affermerà che è “Luce da Luce”. L’immagine della luce, irradiante energia, appare come utile a mostrare la stessa natura del Padre e del Figlio come la fonte luminosa ed il suo splendore, distinzione ed unità insieme. Gesù è irradiazione della gloria del Padre (Eb1,3).

Auguro a tutti e a ciascuno di scrutare in alto, accanto e dentro il bagliore di questa Luce che ha acceso un fuoco. Gesù dirà: “Io sono la luce del mondo. Chi segue me non cammina nelle tenebre ma avrà la luce della vita (Gv 8,12).

Tra scintillii di corta durata risuona forte la voce: “Sono venuto ad portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso” (Lc 12,49).

Buon Natale!

Il vostro parroco

Don Nino Pangallo

 
 
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