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Furetto Chiacchierone

Gruppo Scout San Paolo: Non ammazzare il tempo, riempilo!


La vita moderna è scandita dal continuo ticchettare frenetico delle lancette di un orologio.

Al giorno d’oggi, corriamo.

Corriamo per recarci al lavoro, a scuola, all’Università, a prendere i figli a scuola, andare a ripetizione,

mangiamo alla velocità della luce, siamo stressati da un mondo liquido che cambia velocemente, prende nuove forme e che, in breve tempo, annoia i ragazzi.

I nostri adolescenti sono oramai calati in una realtà che muta e cambia in continuazione, offrendo sempre nuovi stimoli e tendenze che li distraggono dalle piccole cose che sono altresì importantissime per la loro formazione.

Il Riparto Esperia del Gruppo Scout della nostra Parrocchia (le ragazze che vanno dagli 11 ai 16 anni di età), quest’anno hanno davanti a loro una grande sfida: il tempo.

Prendere il tempo nelle proprie mani e diventarne padrone ma non aggiungendo carico sulle loro spalle, sempre così stracariche di impegni e doveri, ma togliendo l’orologio dal polso e godendo dei momenti di stupore e semplicità.

Ecco perché il 20 Ottobre, le nostre Guide hanno affrontato, con la nostra guida spirituale Don Giacomo, una veglia molto particolare: la veglia che precede la cerimonia dei Passaggi, ossia quel momento in cui una ragazza, raggiunti i sedici anni, affronta la salita al Fuoco (quindi passa alla Branca successiva, le Scolte, dove inizieranno a toccare con mano l’esperienza del Servizio come vocazione di vita).

A sedici anni, ma anche a quindici, quattordici etc… il tempo scorre troppo velocemente eppure sembra non passare mai. Cosa è importante? Cosa non lo è? A cosa devo dar peso?

Tutte domande importantissime alle quali noi non possiamo dare risposta, ma solo un indirizzo.

Riflettendo con Don Giacomo sull’importanza dell’argomento, abbiamo passato carichi momenti di preghiera, riflessione e gioco. Si è tratto inoltre argomenti come il “dover crescere”, il tempo dedicato alla preghiera, del tempo dedicato agli altri. Tra le preghiere che abbiamo rivolto al Signore hanno troato spazio anche le speranze di una guida sui sentieri che normalmente ci spaventano e mettano alla prova; come simboli del ritiro abbiamo realizzato due oggetti in stile “scout”: una clessidra ad acqua e una lista della “spesa del tempo”.

Riassumere in poche righe e poter trasmettere le emozioni e le riflessioni fatte quella sera è troppo difficile, possiamo solo dirvi che quel tempo non è andato sprecato:

“Quello che è caduto tra le spine sono coloro che ascoltano, ma se ne vanno e restano soffocati dalle preoccupazioni, dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non arrivano a maturità. E quello che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo aver udito la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza è stato seminato sul buono e sicuramente raccoglieremo buoni frutti.” (Luca 8,14-15)

Non ammazziamo il tempo, riempiamolo!


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