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Vox organica – Il respiro dell’organo

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    Admin
  • 3 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min
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Al Santuario di San Paolo alla Rotonda un concerto che unisce arte, fede e identità reggina


Venerdì 24 ottobre 2025, il Santuario di San Paolo alla Rotonda ha ospitato il concerto “Vox organica – Il respiro dell’organo”, un evento di rara intensità in cui musica, liturgia e bellezza si sono fuse in un unico grande atto di fede e di arte.

L’iniziativa, voluta dal parroco Don Nino Pangallo e curata da Thomas Marra, ha avuto l’intento di restituire all’organo Mascioni op. 803 (1961) del Santuario il suo pieno valore espressivo, mostrando come questo strumento possa trascendere la funzione liturgica per diventare una voce viva, capace di respirare, dialogare e commuovere.

«L’organo – ha ricordato Don Pangallo – non è soltanto il suono della Messa, ma un linguaggio che può elevare lo spirito e raccontare la fede.»


I protagonisti

Sul palco si sono alternati tre eccellenti organisti reggini:

Pietro Porcino e Pierluigi Maria Romeo, organisti stabili della Chiesa di San Giorgio al Corso, e Alberto Orio, organista titolare della Basilica Cattedrale di Reggio Calabria.

Accanto a loro, la flautista Sharon Crucitti, allieva del M° Barillà (primo flauto dell’Orchestra Cilea), ha impreziosito la serata con un suono limpido e poetico, capace di fondersi con il respiro dell’organo in un dialogo di straordinaria delicatezza.

La serata ha visto anche la partecipazione del tenore Lorenzo Fortugno e dell’ Ensemble Liturgico Anima Christi, fondato e diretto da Thomas e Sharon Marra, insieme alla mezzosoprano Carmen Cantarella, Maestro del Coro San Paolo, ospite d’onore che ha donato calore e profondità a diversi momenti del concerto.


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Un itinerario sonoro in tre movimenti

Il programma, suddiviso in tre sezioni – Il soffio antico, I dialoghi del respiro e La luce e la consolazione – ha condotto il pubblico in un viaggio attraverso tre secoli di musica, da Frescobaldi a Bach, da Mendelssohn a Pergolesi, fino alle atmosfere contemporanee di Karl Jenkins e Marco Frisina.

La varietà degli organici – organo solo, flauto e organo, voce e coro – ha permesso di esplorare tutte le sfumature timbriche del Mascioni, restituendolo al suo ruolo di protagonista assoluto.

A chiudere il concerto, un momento di intensa emozione: l’Ave Maria di W. Gomez, interpretata dal tenore Lorenzo Fortugno con Alberto Orio all’organo, e la Vergine Consolatrice di Marco Frisina, dedicata alla Madonna della Consolazione, patrona di Reggio Calabria.

Un epilogo di grande forza spirituale, in cui musica, preghiera e identità cittadina si sono unite in un solo respiro.


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Un segno di rinascita culturale

“Vox organica” si impone come una pagina significativa nella vita musicale della città, segno tangibile di una rinascita culturale che nasce dal dialogo tra fede e arte.

Grazie alla visione di Don Nino Pangallo e alla sensibilità artistica di Thomas Marra, il Santuario di San Paolo alla Rotonda si conferma un luogo capace di generare nuove esperienze sonore e spirituali, in cui l’organo torna ad essere non solo strumento di culto, ma voce viva della comunità reggina.

 
 
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