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La comunicazione: vita della comunità cristiana civile


Si è tenuto nei giorni scorsi un interessante incontro dal tema "C come Comunicazione" inserito nel contesto della Scuola per Catechisti che si sta svolgendo ogni secondo giovedì del mese nella nostra Parrocchia.

Un anno che la Parrocchia San Paolo ha scelto di dedicare particolarmente alla Formazione dei Formatori.

Il Relatore di quest'ultimo incontro è stato Don Davide Imeneo, Direttore dell'ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali e del Giornale diocesano L'avvenire di Calabria. Don Davide ha iniziato il suo intervento chiarendo che "comunicazione è ciò che permette ad una persona di tirare fuori ciò che ha dentro, consegnando una parte di se al suo interlocutore". Spesso comunicare è difficile, soprattutto quando si generano dei fraintendimenti: "dobbiamo sempre ricordare, soprattutto noi educatori ed operatori pastorali, che comunicazione non è ciò che parte, ma ciò che arriva. Quindi non diamo per scontato che i nostri ragazzi abbiano capito qualcosa solo perché gliela abbiamo detta". Altro passaggio importante è stato il tema che ha riguardato i Social Network e Personal Media. Il sacerdote, ha evidenziato due rischi che corrono soprattutto gli adolescenti: il ritiro sociale e la sostituzione genitoriale. Quest'ultima causata soprattutto da un vuoto affettivo, colmato da un uso intensivo delle relazioni digitali. "Dobbiamo farci presenti con le famiglie, far capire ai genitori che il modo migliore per educare all'uso di Social e Smartphone non è il controllo, ma la fiducia" ha ribadito con forza don Davide. L'incontro, al quale hanno partecipato numerosi operatori pastorali della Parrocchia e laici impegnati nei vari settori della vita della comunità, ha visto poi molteplici interventi che hanno espresso viva gratitudine verso il brillante Relatore e grande apprezzamento per una tematica veramente tra le più attuali e interessanti della pastorale della Chiesa di oggi e per la formazione di molti laici, specialmente adolescenti e giovani, che hanno nelle mani il futuro della società civile ed ecclesiale.


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